

riflessioni di vita musicale
Al Coro “Florilegium Vocis”
Albania 2007
Cattedrali di civiltà
Le buie onde della notte traghettata
preludono l’altalena di un festival oltremare.
L’alba di palazzi nuvolosi
risuona di polvere mendicante
fuori dal porto.
Il sentiero per gli alloggi
percorre vie sterrate
che attendono asfalto.
Stanze d’albergo essenziale
discutono di igiene e progresso
su corridoi smagnetizzati.
A tavola minestre spezziate
osservano ugole nervose
al respiro di fumo perpetuo.
Uomini magri agli incroci di strade
guardano il passare del tempo incurante
sul tragitto dei concerti.
Cantare inni secolari
purifica gli animi di stranieri invidiati
in acque balcaniche.
Lasciando terra incompiuta
torno a vivere la mia sponda
stendendo panni ripuliti
su fili di benessere.
Ricordando applausi e sacre nenie
bacio l’effigie di San Nicola
e recupero il profumo dei fiori
in cattedrali di civiltà.
Antonio de Michele (Bari, 11 maggio 2007)
Lettere
Rivedo le tue lettere d’amore
Illuminata adesso da un distacco
Senza quasi rancore
L’illusione era forte a sostenerci
Ci reggevamo entrambi negli abbracci
Pregando che durassero gli intenti.
Ci promettevamo il sempre degli amanti
Certi nei nostri spiriti […]
E hai potuto lasciarmi
E hai potuto intuire un’altra luce
Che seguitasse dopo le mie spalle
Mi hai suscitato dalle scarse origini
Con richiami di musica divina
Mi hai resa divergenza di dolore
Spazio per la tua vita di ricerca
Per abitarmi il tempo di un errore
E m’hai lasciato solo le tue lettere
Onde io ribevessi la mia assenza (sospiro)
Vorrei un figlio da te
Che sia una spada lucente
Come un grido d’alta grazia
Che sia pietra
Che sia novello Adamo
Lievito del mio sangue
E che risolva più dolcemente
Questa nostra sete
Ah se t’amo!
Lo grido ad ogni vento
Già mando fiori da ogni stanco ramo
E fiorita son tutta
E di ogni vena vo scerpando il mio lutto
Perché genesi sei della mia carne
Ma il mio cuore è trafitto dall’amore
Ha desiderio di mondarsi in vivo
E perciò dammi un figlio delicato
Un bellissimo vergine viticcio
Da allacciare al mio tronco
E tu possente padre
Tu olmo ricco d’ogni forza antica
Metterai dolci ombre alle mie luci
Alda MERINI
"La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini"
Ludwig van Beethoven